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giovedì 14 ottobre 2010

Primi approcci con gli accordi... Iniziamo a strimpellare!

Nonostante questi derivano da precise (per molti aspetti matematiche) regole armoniche, non è in questa lezione che impareremo la costruzione degli accordi e le varie nozioni sugli intervalli. Scopo di questo spazio sarà invece quello di offrire un'impostazione di base per approcciare agli accordi e incominciare a strimpellare qualcosa di soddisfacente. Innanzitutto, per suonare in modo corretto è buona norma tenere le dita della mano a "martello". Queste perchè spesso, nell'esecuzione di accordi, capita le prime volte di toccare le corde che si trovano sotto a quella che andiamo a suonare, producendo un suono sporco o stoppato. Detto questo iniziamo, una volta sciolte un po' le dita con qualche esercizio di approccio alla tastiera (vd. lezione precedente), ad eseguire il giro di DO:
1. Vedi la video-lezione
2. Vedi la lezione con trascrizione su diagramma
Ora che c'è tutto il materiale non serve altro che cominciare a fare tanta, tanta pratica. Una volta infatti prese le misure con questi quattro accordi, cominciare a vedere gli altri e a memorizzarli sarà molto più semplice e veloce.
La notazione che vedete sulla destra (il diagramma) è senza dubbio il metodo più utilizzato in rete per trascrivere con semplicità gli accordi; per questo, una volta imparatone il funzionamento, potremo cominciare a guardare anche il resto del panorama!
Date un'occhiata qua e qua. Noterete che alcuni accordi hanno una barra orizzontale che copre orizzontalmente tutta la tastiera; questa è chiamata in gergo "barrè". Questa basilare tecnica, per niente facile e pecora nera di molti chitarristi, consiste nel pigiare più corde contemporaneamente (nel nostro caso tutte e sei). Il barrè non solo è indispensabile per molti accordi che non possono essere altrimenti suonati, ma è lo strumento migliore per trasportare gli accordi lungo tutta la tastiera. Mi spiego: partendo dal presupposto che suonando tutte le corde a vuoto otteniamo una determinata combinazione di note, è altrettanto vero che traslando in avanti questa nostra posizione iniziale innalziamo di x semitoni (x rappresenta quanti tasti ci muoviamo) la combinazione precedente. E' complicato da capire a parole e molto più semplice di quanto sembra, perciò per un raffronto visivo rimando al video di Massimo Varini sul barrè. Per la lista degli altri accordi, con e senza barrè rimando a questa pagina o qui.
Studiateli per bene, sciogliete la mano e fatevi venire un po' i calli e poi... scaricate un canzoniere, ad esempio questo, ed iniziate a prendere un po' di confidenza con la vostra chitarra. Alla prossima!


martedì 12 ottobre 2010

Primi passi: i tabulati e altre nozioni generali

Un paio di volte il mio insegnante di chitarra mi ricordava quanto oggi noi "nuove leve" ci troviamo proiettati in un mondo in cui l'informatica ci ha progressivamente portato a contatto con tutte cose, musicalmente parlando, che lui neanche sognava... Le lezioni dei grandi maestri spesso erano su VHS e difficilmente reperibili, oltre al fatto che l'ascolto della musica e il contatto con altri musicisti era limitato da annunci cartacei (non informatici!) e da soli incontri in apposite scuole di musica, conservatori... Insomma, ad oggi, il materiale che possiamo trovare sul web è pressochè illimitato e va dal semplice tabulato di Knockin on heaven's door a interi video-corsi su come imparare pose da Pete Townshend e sembrare rockstar. Lo scopo della lezione di oggi sarà quello di imparare a leggere i "tabulati" (strumenti potentissimi che sostituiscono QUASI del tutto la lettura musicale del chitarrista) e imparare alcune nozioni generali.
I tabulati, che troverete più spesso con il diminutivo "tab", sono scritture composte da sei linee orizzontali, rappresentanti le corde e dei numeri, che indicano invece il tasto, sulla rispettiva corda, che dovremo premere. La linea più alta rappresenta la prima corda della chitarra, cioè la corda più sottile (chiamata "Mi cantino"). La seconda linea più alta rappresenta la seconda corda della chitarra e così via. Vediamo un esempio:

------------------------------------------------ <-----prima corda della chitarra (la più sottile)
------------------------------------------------ <-----seconda corda della chitarra
------------------------------------------------ <-----terza corda della chitarra
------------------------------------------------ <-----quarta corda della chitarra
------------------------------------------------ <-----quinta corda della chitarra
------------------------------------------------ <-----sesta corda della chitarra (la più spessa)

Ancora meglio, se leggiamo il numero "0" sopra una di queste linee, significa che dobbiamo semplicemente plettrare (o pizzicare con un dito della mano destra) la corda rappresentata da quella linea.
Per esempio, nel prossimo caso, dovremo plettrare o pizzicare con un dito della mano destra la terza corda, a vuoto:

----------------------------
----------------------------
------------0-------------- 
----------------------------
----------------------------
----------------------------

E' altrettanto vero che al posto di quello "0" avrei potuto metterci un qualsiasi altro numero e andare a suonare QUEL n tasto su QUELLA corda rappresentata.
Se i numeri sono allineati verticalmente significa che andremo a suonare due o più corde, armonie o accordi che siano. Le corde in questo caso vanno diteggiate posizionando uno o più dita della mano sinistra sulla tastiera della chitarra (manico) e vanno suonate tutte insieme tra loro, contemporaneamente, o dando una pennata con il plettro (discendente se verso il basso o ascendente se verso di noi) o pizzicando le stesse utilizzando contemporaneamente più dita della mano destra. Un esempio è l'accordo di "Do maggiore" = " 0 1 0 2 3 " (anche se per ora non importa capire il significato del suo significato musicale) che a questo punto possiamo andare a prendere sulla nostra chitarra:

----------0----------------
----------1----------------
----------0----------------
----------2----------------
----------3----------------
---------------------------

Una importante e conclusiva parentesi va però aperta sulla notazione internazionale: le nostre tipiche note italiane hanno nomi diversi praticamente in tutto il mondo e per convenzione si utilizzano quelle inglesi:

A = LA, B = SI, C = DO, D = RE, E = MI, F = FA, G = SOL

Ciò non basta per saper leggere le tab: ogni diversa tecnica (es. "hammer on", "pull off", "slide", "bending"...) ha infatti associata una lettera che ne consente la lettura (scusate il gioco di parole) nel tab. Questo sarà probabilmente argomento di lezioni successive e comunque spesso risulta difficile da comprendere su un piano puramente teorico, necessitando di supporti quantomeno visivi.
Se probabilmente preferirete sciogliervi un po' le mani e imparare a suonare La canzone del sole, tutti gli accordi esitenti o magari Master of puppets, il mio consiglio è invece di esercitarvi prima su banalissimi esercizi (come ad esempio questo): con l'utilizzo del plettro (vedi immagine a sinistra) o con l'ausilio dei soli indice e medio.
Per quanto riguarda l'approccio con lo strumento poche piccole info sono reperibili qua (apparte la sezione "Impostazione dello strumento", che resta sempre molto soggettiva come cosa).
Vi copio in link un video direi non impeccabile, ma che riassume in parte le cose che ho detto sopra sui tab e le rende forse più concrete: come leggere diagrammi e tablature.

Per qualsiasi chiarimento o consiglio resto a disposizione.

lunedì 11 ottobre 2010

Accordatura

Partiamo da una cosa apparentemente semplice e che crea problemi, credetemi, a tutta la categoria di chitarristi. L'accordatura. Accordare la nostra chitarra significa fare in modo che ogni corda rappresenti una precisa nota e in particolare, senza dilungarmi sulle infinite combinazioni di note derivate da diversi tipi di accordatura, far corrispondere le corde alle note dell'accordatura standard.
Esistono vari metodi per farlo:
1. Utilizzando un accordatore (ne esistono a pedale per chitarre amplificabili, con o senza microfono, da tavolo o online, come questo, che può tornare utile ed è quanto di più semplice esista)
1.1. Una particolare categoria di accordatori che, collegata la chitarra con un input o captato il suono tramite un microfono, vi informi su quanto vi manca per raggiungere la nota giusta
1.2. Un'altra categoria a cui appartengono quegli accordatori che forniscono invece il suono della nota sulla quale andrebbe accordata la chitarra ed è compito dell'orecchio del musicista provvedere a quanto il proprio suono si avvicina a quello registrato
2. Con un diapason o un fischietto tarato sulla frequenza di una nota, dalla quale poi si possono accordare le altre corde conoscendo, in parole povere, "quant'è la differenza di tonalità" tra una corda e l'altra. Al riguardo torna utile il video che ho inserito alla fine (ed esattamente da "3:03")
3. Categoria adatta ai nerd, a chi snobba il 90% degli altri musicisti che incontra o chi, per sua fortuna o per esperienza, è provvisto di orecchio musicale, assoluto o relativo che sia. Questi strani tipi sono capaci (o fanno terribilmente finta) di associare ad una sensazione (colore, odore, la pronuncia di un nome...) una nota e accordano tutto senza bisogno di nulla (vedi orecchio assoluto)
Vi lascio con una lezione veramente facile da seguire sull'accordatura: come accordare la chitarra

domenica 10 ottobre 2010

Presentazione

Salve a tutti!
Suono la chitarra da circa otto anni, ho frequentato corsi di chitarra classica ed elettrica, ho suonato in laboratori didattici e attualmente mi esibisco assieme ad un gruppo in feste ed eventi privati.
Questo blog nasce come un passatempo e come piccolo input sia per coloro che si avvicinano allo studio della chitarra sia per quelli già più navigati ed esperti. La mia intenzione è quella di inserire del materiale da leggere e suonare per conto proprio e allo stesso tempo di offrire un servizio di insegnamento a domicilio.
La mia esperienza personale mi ha insegnato che approcciare autonomamente alla chitarra può portare gravi problemi: diteggiature sbagliate, mano destra sbagliata, posizione errata del polso... Tutte cose che non solo limitano tecnica e velocità (con risultati disastrosi) ma che ci lasciano, col lungo andare, a livelli molto bassi. Per questo ho sempre preferito prendere lezioni. Internet è uno strumento utilissimo e molto vasto, ma non è ancora (fortunatamente!) capace di correggere la nostra plettrata da zappatori o quel pollice troppo "fuori tastiera". Non esitate a contattarmi, sia per richiedere materiale o consigli, sia per le lezioni private.
Stay tuned